La giustificazione


22 dicembre 2017

Conoscere e comprendere la dinamica della 
GIUSTIFICAZIONE:


 “L'uomo veramente libero è colui che rifiuta un invito a pranzo senza sentire il bisogno di inventare una scusa.” 
Jules Renard




Oggi parliamo della GIUSTIFICAZIONE.
A meno che non ci sia una giusta causa per cui ci sentiamo direttamente e consapevolmente nel desiderio e nel piacere di giustificare un comportamento, la giustificazione si presenta come una tra le dinamiche interne più difficili da trasmutare . L'importanza della presa di coscienza (e della trasmutazione) di tale dinamica, si palesa nel fatto che è uno dei modelli inconsci che a tutt'oggi più' priva di energia l' Essere umano. Ogni volta che qualcuno ci giudica o addirittura ci condanna di qualcosa, possiamo scegliere se rimanere nella nostra centratura o se farci risucchiare da qualcosa che di fatto non ci riguarda. Se ogni volta che qualcuno ha una propria interpretazione giudicante che proietta sui nostri atti, noi lasciamo che questo ci rapisca e ci svuoti, avremo sempre a che fare con un grosso problema.Il problema dell essere in balia dell altro e del cedergli la nostra energia. Non è solo un simbolo ciò di cui parlo ma è un accadimento reale che lo si può vedere col movimento energetico che si sposta dalla pienezza della Luce interna che permea il corpo fisico ed eterico, vs l esterno, svuotando i nostri canali e centri. I canali non sono più fluidi , l energia si sposta vs l alto ( nella zona mentale) , ma sopratutto esce fuori e si disperde. Questo non è sano ed è contro il nostro benessere.Per aiutarvi a comprenderlo meglio a livello cognitivo rispondo alla domanda: "che cosa accade?" O meglio: "perché accade questo?".Accade questo perché dentro di noi abbiamo il bisogno di essere compresi dagli altri, tanto quanto di essere approvati e confermati. Rispetto a cosa? Rispetto a ciò che crediamo di dover essere, per essere amati.Del resto l approvazione è un surrogato dell Amore e, avendo appreso inconsciamente che per poter essere amati dobbiamo somigliare a ciò che gli altri si aspettano da noi, allora il giudizio altrui ci fa paura.Nonostante noi sappiamo di essere stati fraintesi dall' altro,che inevitabilmente ci guarda attraverso delle sue lenti condizionate dal proprio vissuto, il trovarci ad essere negati della sua considerazione e conferma , e quindi presenza , ci palesa di fronte un grande pericolo. Il pericolo di essere rifiutati . Questo ci porta alla giustificazione, più o meno forte in base a quanto bisogno di riconoscimento abbiamo. In base a quanto ci manca il nostro stesso senso di riconoscimento interno.Capite che rimanendo in questa dinamica siamo in balia del vampirismo energetico, perche' nel mondo c e pieno di persone che traviseranno il nostro dire e il nostro fare e se continueremo a reagire con la giustificazione, usciremo sempre dal nostro centro. La soluzione può essere solo imparare a lasciare che l altro creda di noi ciò che intende in sé stesso, lasciandolo nella sua dinamica.Il silenzio vale molto, quando parlare sarebbe solo reagire meccanicamente. Possiamo impararlo di volta in volta. Certamente chi è abituato a ricevere le giustificazioni altrui, nel momento che non troverà più quel terreno, probabilmente cercherà di provocare delle reazioni in altri modi. L energia della giustificazione, del resto, è un buon cibo energetico per chi è abituato a mangiare energia altrui. Ma nel cercare di prendere l energia altrui c e sempre conflitto. Per questo reagire al conflitto genera anche in noi conflitto. La volontà di non alimentare in noi conflitto, è il generatore di una interiorità sana. E solo l amore per se stessi può portare al coraggio di occuparsi della propria preziosità e quindi del proprio benessere e della propria salute vibrazionale, mettendola prima di ciò che possono pensare gli altri. Tenete anche di conto che chi facilmente sentenzia sugli altri, ben poco si conosce per se stesso.

Valentina Paoli- Master Reiki - Counselor e Coach nelle Relazioni di Aiuto